mercoledì 11 novembre 2009

PENSIERO


3 foto|Torna alle foto di Belfagor Anima Nera

Dimmi come e' fatto un pensiero.
Sei capace di descrivere la emozione o la intensita'...la sua consistenza forse?
Sei, allora, capace di dirmi del suo sapore o del suo profumo?
O forse puoi saper di quando viene a vita, o cesserà la sua esistenza?
No amore mio, non puoi, e non per tua colpa, o perche' sai meno di altri... alcuno, qualunque sia il suo nome, può.
Un pensiero, che appare di piccola importanza, e' il solo grande ponte che ci unisce con la nostra anima.
Un solo intimo pensiero, ha la forza di farci lottare e trangugiar il sangue delle nostre sofferenze...fiotti e fiotti, che non danno certezza se non quella di esser vivi.
Una lacrima di anima ed un petalo di cuore...io cosi' descrivo un pensiero.
Ne ho sempre avuti in quantità smodata, fiero come ero della mia mente e del mio cuore, assoluto campione di mè stesso... ma sono virtù di un tempo andato, dove la mia tracotanza mi portava a sceglier se esistere o amare.
Scelta adesso non solo iniqua ...ma assolutamente senza senso alcuno.
Io una sola cosa posso dire di un pensiero, una soltanto ma vera come il vacuo che ci circonda... nasce da sè, cresce se amato, e se termina la sua avventura dentro noi e solo per dar spazio ai suoi figli.
Un pensero e' vita, per piccolo che sia, un istante di respiro del nostro intimo... una carezza fatta alla nostra mente.
Ed il pensiero che ormai che cresce e mi avvogle ogni giorno ha in nome, si tanto è caro.
Ha un volto per distinguersi da altro, ed ha un cuore per farmi sentire la sua presenza.
Questo è il pensiero che mi sconvolge ogni mattina... ogni principio della mia esistenza è solo suo... come ogni suo termine stanco ed appagato.
Ha il nome del mio cuore questo pensiero.
Ha il tuo nome.


Ora sono qui a cercar di dare un volto alla mia emozione... ho scelto lo stupore di una bimba per i tuoi gesti di amore... ho scelto anche un bacio appassionato, che si nutre di noi... ed infine, ma non ultimo, un grosso albero millenario, che vegli sulle nostre incertezze, come la natura lo fa con le sue creature.

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